Delibera Arera 727. Entra finalmente in vigore la normativa che regola incentivi e finanziamenti dell’energia prodotta localmente. I vantaggi e gli svantaggi per le Comunità Energetiche Rinnovabili.
A poco più di un anno dalla pubblicazione del D.lgs 199/21 che disciplina le Comunità energetiche rinnovabili (CER), entra in vigore la delibera Arera 727 che approva il Testo Integrato dell’Autoconsumo Diffuso (TIAD) regolante gli “incentivi e funzionamento dell’energia prodotta localmente e condivisa sotto la cabina primaria della rete”.
Delibera Arera 727. I vantaggi per le Comunità Energetiche.
La delibera 727 è una novità attesissima che finalmente mette ordine sulla disciplina delle Comunità Energetiche, gettando solide fondamenta sulle quali costruire l’autosufficienza energetica di :
- famiglie;
- piccole e medie imprese;
- autorità locali.
Sotto il punto di vista degli incentivi nessuna brutta sorpresa, anzi: la delibera conferma gli incentivi fino all’ottenimento di 5 GW, ottima notizia soprattutto per le CER del Nord Italia.
Nessuna fretta.
Coloro che decidessero realizzare la Comunità Energetica Rinnovabile, possono contare su un arco temporale congruo per intraprendere l’iter burocratico, amministrativo ed ingegneristico necessario. L’adeguamento delle tempistiche è un chiaro messaggio di come si intenda incentivare la nascita delle CER che, si stima, saranno migliaia nel prossimo futuro: un evidente intento di realizzare un Paese più pulito ed energeticamente autosufficiente.
Nessun rischio per la spesa pubblica.
Non può mancare una nota sul bilancio della spesa pubblica. Nessun rischio: le CER non gravano sul bilancio pubblico nazionale in quanto gli incentivi vengono pagati con le bollette di privati ed imprese.
Delibera Arera 727. Gli svantaggi ed i punti deboli.
Non sono solo luci però! C’è anche qualche ombra.
Silenzio sull’energia termica.
La delibera disciplina esclusivamente la produzione di energia elettrica mentre tace riguardo quella termica. Una mancanza non da poco considerando l’elevato utilizzo che il nostro Paese fa di fonti fossili per riscaldare abitazioni, imprese, uffici ed esercizi commerciali.
Marzo 2023: si attende il legislatore per i dettagli burocratici.
La delibera 727 lascia sospese alcune decisioni importanti che dovrebbero essere chiarite nei primi mesi del 2023.
Su tutto si attente l’intervento del legislatore per circoscrivere il campo discrezionale per i soci della comunità energetica riguardo al modello da utilizzare per creare la società di gestione (referente).
Sud Italia penalizzato.
La delibera prevede la riduzione di incentivo per il Centro e Sud Italia.
Una decisione che francamente stentiamo a comprendere. Se da una parte infatti è pur vero che nel sud, a parità di impianti, il guadagno è più alto (dato il fatto che vi sono più ore di sole durante l’anno), è altrettanto vero che investire al sud sarebbe più conveniente per motivi naturali.
Fare una distinzione tra meridione e settentrione non è comprensibile considerando che questa menomazione di incentivi per il sud non contribuisce a migliorare la norma e nemmeno riduce i 5 GW.
Adeguare gli incentivi anche al sud invece contribuirebbe non solo a creare un Paese più autosufficiente e pulito ma anche a migliorare lo stato economico e sociale delle regioni del mezzogiorno, sempre più “figliastre” rispetto alle regioni del Nord.