Si annuncia l’imminente avvio di un nuovo bando Parco Agrisolare, il quale presenterà notevoli variazioni rispetto alla precedente edizione. Con particolare attenzione alle esigenze del settore agricolo il Ministero dell’Agricoltura ha elaborato un nuovo decreto, il quale mira a promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli, finanziato tramite il PNRR, per un ammontare complessivo di un miliardo di euro.
Nuovi limiti: 1 MWP di potenza installabile, e massimo 100mila € per i sistemi di accumulo
Il nuovo decreto prevede l’aumento della soglia di potenza installabile, che passa da 500 kWp a 1 MWp, nonché il rialzo del limite di spesa per i sistemi di accumulo, che sarà di 100mila euro, rispetto ai precedenti 50mila euro… come ne avevamo già parlato in questo articolo.
Una preziosa opportunità di sviluppo: fino all’80% di CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO
L’obiettivo del decreto consiste nella valorizzazione delle risorse precedentemente stanziate con il primo bando Parco Agrisolare, che per varie ragioni sono rimaste inutilizzate. Tuttavia, per procedere all’emanazione del nuovo bando Parco Agrisolare, il testo dovrà ricevere l’approvazione della Commissione Europea.
Una volta ottenuto questo importante step, il nuovo bando Parco Agrisolare verrà ufficialmente varato e rappresenterà una preziosa opportunità di sviluppo per il settore agricolo e ambientale.
Fotovoltaico su tetti e coperture di edifici agricoli: quali sono le novità?
Sull’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti e le coperture di edifici strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, il decreto prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici con una potenza di picco compresa tra 6 kWp e 1 MWp.
Inoltre, saranno incentivati interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, come la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, l’isolamento termico dei tetti e la creazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto. Nel caso in cui vengano installati anche sistemi di accumulo, la spesa massima ammissibile per kWp potrà essere incrementata fino a 1000 euro.
Saranno ammessi tra le spese:
- le voci relative all’acquisto e alla posa dei moduli fotovoltaici,
- alla realizzazione dei sistemi di accumulo
- e ai costi di connessione alla rete.
È previsto un limite massimo di spesa di 1500 euro per kWp, mentre la spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo sarà pari a 100mila euro.
Inoltre, se gli interventi comprendono la realizzazione di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, sarà ammessa una spesa aggiuntiva fino a 30mila euro.
Il decreto prevede la copertura delle spese di demolizione e ricostruzione delle coperture per l’amianto.
Saranno ammissibili le spese relative alla progettazione, all’asseverazione degli interventi e alla presentazione delle istanze, ma non saranno ammesse spese per l’acquisto di beni usati o in leasing, l’acquisto di sistemi di accumulo destinati ad impianti fotovoltaici già esistenti, i lavori in economia e i pagamenti a soggetti privi di Partita Iva.
Fondi per bando Parco Agrisolare: in dotazione 1 miliardo per il fotovoltaico sui tetti agricoli
Il nuovo bando Parco Agrisolare prevede un finanziamento di circa 1 miliardo di euro, destinato principalmente alle imprese di produzione, trasformazione e agroindustria.
Delle risorse disponibili, 775 milioni di euro saranno utilizzati per erogare contributi a fondo perduto all’80% con vincolo di autoconsumo (anche condiviso) e contributi al 30% senza vincolo di autoconsumo.
In particolare:
- le imprese di produzione agricola potranno ricevere quasi 700 milioni di euro,
- mentre le imprese di trasformazione agricola e agroindustria potranno beneficiare rispettivamente di 150 milioni di euro e 75 milioni di euro.
Novità: le imprese potranno anche realizzare investimenti di autoconsumo condiviso.
Probabilmente ti starai domandando: “Ma perchè è stato necessario revisionare le regole del vecchio bando???”
La risposta di per sè è semplice! Il decreto Parco Agrisolare è stato rilanciato con un nuovo bando dotato di 1 miliardo di euro, che non rappresentano una nuova risorsa ma sono rimasti inutilizzati dal primo bando da 1,5 miliardi di euro.
Il primo bando ha ricevuto domande a partire dallo scorso settembre e ha già impegnato 500 milioni di euro. Tuttavia, le condizioni del primo bando erano meno vantaggiose rispetto a quelle del nuovo decreto, in quanto prevedeva una potenza massima di 500 kWp e una spesa massima ammissibile più bassa per alcune operazioni.
Obiettivo: massimizzare i finanziamenti
Il nuovo decreto, in risposta alle richieste del settore produttivo e per massimizzare i vantaggi derivanti dai nuovi orientamenti per gli aiuti di stato, introduce importanti novità finalizzate a rendere la misura più attraente.
Tra queste novità ci sono:
- l’incremento del contributo a fondo perduto concesso alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale,
- l’introduzione del nuovo concetto di autoconsumo condiviso,
- l’eliminazione, in diversi casi, del vincolo di autoconsumo,
- il raddoppio della potenza installabile senza consumo di suolo,
- e il raddoppio della spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo e ricarica.