La commissione PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ha recentemente pubblicato il bando “Parco Agrisolare” per sostenere la creazione di impianti fotovoltaici sui fabbricati agricoli, che sono strumentali all’attività produttiva.
L’obiettivo del bando è quello di modernizzare gli edifici utilizzati dalle aziende agricole e agroindustriali, migliorando le loro coperture e utilizzandole per produrre energia elettrica rinnovabile tramite l’installazione di pannelli solari.
Per presentare la domanda, è possibile rivolgersi ai consulenti di GRUPPO ITIEFFE.
Sei proprietario di un Azienda Agricola? Accedi ai contributi a fondo perduto dal 40% al 60% del Bando AGRISOLARE 2023. Contattaci oggi stesso per bloccare l’offerta compilando il modulo online.
1500 milioni di € da sfruttare entro il 2026
Questo investimento fa parte della Missione M2C1 “Agricoltura Sostenibile ed Economia Circolare” del PNRR, che ha un valore di 1.500 milioni di euro e prevede interventi da realizzare tra il 2022 e il 2026.
Il PNRR sottolinea che l’Italia ha uno dei più alti consumi di energia diretta nella produzione alimentare dell’Unione Europea, con costi energetici che rappresentano oltre il 20% dei costi variabili per le aziende agricole.
Quali sono le risorse economiche a disposizione?
Il bando è dotato di una considerevole somma di denaro pari a 1.500 Milioni di euro, di cui almeno il 40% è riservato ai progetti che verranno realizzati in otto regioni specifiche.
La dotazione è suddivisa tra i diversi tipi di beneficiari, con l’80% delle risorse a disposizione destinato alle aziende che si occupano della produzione primaria. Le risorse sono valide per il periodo 2022-2026 e saranno distribuite in tre fasi distinte:
- nel 2022 (con il bando attuale) verrà assegnato il 30% della dotazione (450 Mln €),
- nel 2023 verrà assegnato un ulteriore 20% (300 Mln €)
- e nel 2024 saranno assegnate tutte le risorse rimanenti, pari al restante 50% (750 Mln €).
Tutti i progetti devono essere realizzati, collaudati e rendicontati entro il 30 giugno 2026.
Forme societarie e Beneficiari :
I destinatari del bando sono le aziende agricole che si occupano della produzione agricola primaria, della trasformazione di prodotti agricoli e della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli. Le forme societarie ammesse includono:
- gli imprenditori agricoli, sia in forma individuale che societaria,
- le imprese agroindustriali
- e le cooperative agricole.
Tuttavia, i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA e con un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro nel 2021 sono esclusi dalla partecipazione al bando.
Impianti Fotovoltaici… tra gli interventi principalmente finanziati.
Il bando “Parco Agrisolare” finanzia principalmente l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici produttivi, con una potenza compresa tra 6 kWp e 500 kWp.
Non sono ammessi frazionamenti all’interno di uno stesso impianto. Inoltre, è possibile richiedere il contributo anche per altri interventi complementari, come l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia prodotta, dispositivi per la ricarica di veicoli elettrici, la rimozione e lo smaltimento dell’amianto/eternit dai tetti, la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e la realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.
Quali sono le Spese ammissibili?
Il bando definisce le voci di spesa ammissibili per ciascun tipo di intervento e il tetto massimo delle spese ammissibili per calcolare il contributo spettante. Il contributo viene determinato come una percentuale delle spese ammissibili. Inoltre, lo stesso soggetto può candidare più progetti, con un tetto massimo delle spese ammissibili:
- di € 750.000 per un solo progetto presentato
- e di € 1.000.000 in caso di due o più progetti.
Pannelli fotovoltaici sui tetti di edifici esistenti:
Il bando prevede che l’impianto fotovoltaico sia installato sui tetti degli edifici strumentali all’attività produttiva, come agriturismi e serre, che devono essere nella disponibilità del Soggetto Beneficiario e regolarmente accatastati nel catasto dei fabbricati con annotazione del riconoscimento della ruralità fiscale.
…e se fosse presente dell’amianto?
Nel caso in cui sia presente dell’amianto, l’impianto può essere realizzato anche dopo la rimozione delle coperture in amianto, a condizione che tutto l’amianto presente in copertura sia rimosso e smaltito. Ecco i punti chiave in merito descritti dalla normativa:
- È consentita la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture anche diverse da quelle su cui si effettua la bonifica dall’amianto purché appartenenti allo stesso fabbricato.
- È consentito rimuovere l’amianto anche da superfici superiori a quelle dell’installazione dell’impianto fotovoltaico, purché appartenenti allo stesso fabbricato;
- È obbligatorio rimuovere e smaltire tutto l’amianto presente in copertura.
- Non può essere ammesso al contributo l’intervento di installazione di un impianto fotovoltaico su una superficie qualsiasi in cui risulti presente eternit o amianto.
Tuttavia, non è ammesso il contributo per l’installazione di un impianto fotovoltaico su una superficie in cui risulti presente eternit o amianto.
Quanto fotovoltaico è possibile installare?
Il dimensionamento dell’impianto dipende dal fabbisogno energetico dell’azienda, compreso quello famigliare, per le aziende agricole e di trasformazione di prodotti agricoli (produzione primaria). Tale vincolo non è richiesto per le aziende di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.
Inoltre, è possibile realizzare potenziamenti di impianti esistenti con aumento del numero di moduli, ma il contributo è riferito solo alla nuova sezione.