Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): il governo mira a promuovere l’energia green attraverso un taglio netto alla burocrazia con procedure più semplici. Il pacchetto di misure energetiche nel nuovo decreto comprende una semplificazione dell’iter burocratico per lo sviluppo di nuovi impianti green, dal fotovoltaico all’eolico, e un potenziamento della Commissione PNRR-PNIEC.
Inoltre, gli investimenti in impianti di produzione e stoccaggio di energia elettrica da fonti rinnovabili, così come quelli per la produzione di idrogeno verde, sono esentati dalla Valutazione d’impatto ambientale (VIA). Questi passi rappresentano importante un’accelerazione nell’attuazione tecnica del decreto PNRR.
Una svolta verde: esenzione “VIA” (Valutazione d’impatto ambientale) per favorire la crescita delle fonti pulite.
Come già precedentemente accennato l’obiettivo primario del nuovo decreto consiste nel
- tagliare la burocrazia
- e promuovere l’energia green
…approfondiamo insieme alcune sfumature tecniche:
Commissione PNRR-PNIEC
La Commissione PNRR-PNIEC è un gruppo di lavoro istituito per la gestione e la valutazione della programmazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano nazionale integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
Il decreto prevede un potenziamento della Commissione PNRR-PNIEC con un aumento del numero di membri (da 30 a 50) e uno stanziamento di 32 milioni di euro. Inoltre, gli investimenti che devono sottostare alla procedura di Valutazione d’impatto ambientale (VIA) potrebbero essere esenti, con una procedura accelerata per rispettare il cronoprogramma delle opere finanziate dal Recovery o dal Fondo complementare.
Riduzione delle distanze per impianti eolici e fotovoltaici
la bozza di decreto prevede anche una riduzione delle distanze (da 7 a 3 km) per la costruzione di impianti eolici e fotovoltaici rispetto ai beni sottoposti a tutela. Inoltre, in assenza di una legge regionale che identifica le aree adatte, saranno considerate idonee quelle dove sono già presenti impianti della stessa fonte e non soggette a tutela.
Semplificazione delle procedure per gli impianti rinnovabili
Il decreto velocizza la valutazione del Ministero della Cultura fissando a 150 giorni la durata del procedimento unico. Inoltre, accelera i tempi per il via libera ai progetti di competenza statale, riducendoli a 15 giorni.
Vengono introdotte procedure semplificate per gli impianti a fonti rinnovabili, nelle aree agricole e per le installazioni fotovoltaiche che cedono energia al GSE per almeno 15 anni.
Supporto per il MASE
Inoltre il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) avrà accesso a 152 esperti per 2 anni in più (fino al 2025) grazie a ulteriori risorse stanziate (7,6 milioni l’anno per il biennio 2024-2025).