

L’impianto fotovoltaico, ormai ampiamente diffuso, consente di trasformare in energia elettrica la luce del sole.
Il suo funzionamento è semplice: i pannelli fotovoltaici producono energia (a corrente continua) dai raggi solari e la inviano ad un apparato elettronico chiamato “inverter”, che serve a trasformare questa energia in corrente alternata, cioè a renderla utilizzabile per i normali usi domestici.
I pannelli producono energia esclusivamente durante il giorno.
- L’energia prodotta e non autoconsumata durante il giorno viene immessa nella rete pubblica,
- mentre durante la notte l’energia elettrica dovrà essere prelevata dalla rete pubblica.
Come funziona questo meccanismo, chiamato tecnicamente SCAMBIO SUL POSTO ?
1. viene consumata direttamente parte dell’energia prodotta;
2. la parte di energia non consumata viene immessa nella Rete pubblica.
3. l’energia necessaria viene prelevata dalla Rete pubblica.
Lo scambio sul posto è il meccanismo (regolato dal GSE) di compensazione economica tra il valore dell’energia acquistata dalla rete (per esempio la sera o la notte, quando l’impianto FV non produce) e il valore di tutta l’energia prodotta dall’impianto FV, non autoconsumata ed immessa in rete.
Maggiore è la quota di autoconsumo, maggiori saranno i risparmi.
Ma che fine fa l’energia che non si autoconsuma?
- Tutta l’energia prodotta, ma non autoconsumata, viene immessa nella rete pubblica. L’energia elettrica ceduta alla rete viene così resa disponibile per le altre utenze che necessitano di energia in quel momento.
- Attenzione: lo scambio tra energia immessa e energia prelevata non è alla pari. Il valore economico dell’energia ceduta alla rete viene definito sulla base di una formula matematica che dipende da fattori quali la zona di mercato, la fascia oraria di vendita o immissione, ecc. In poche parole, l’energia che viene acquistata dal fornitore ha un determinato valore economico, mentre l’energia che viene immessa in rete ne ha uno inferiore. Ma la cosa importante è che viene comunque riconosciuto un valore all’energia non autoconsumata, ma immessa in rete.
- L’utente pagherà tutte le bollette per il totale dell’energia prelevata e riceverà dal GSE un contributo in conto scambio semestrale (CS) ed un conguaglio annuale.
- Il contributo in conto scambio viene riconosciuto per impianti di potenza fino a 200 kWp.
Quanto spazio occorre per realizzare un impianto fotovoltaico?
Per installare sul proprio tetto a falde un impianto domestico di 4 kWp, generalmente in grado di soddisfare i consumi annuali di una famiglia-tipo, sono necessari circa 28 mq. di spazio disponibile, ovvero 7 mq. per ciascun kWp installato.
L’orientamento del tetto dovrà essere, preferibilmente, a Sud. I pannelli installati su terreno o su tetto piano necessitano invece di circa 20 mq. per ogni kWp installato.
» per maggiori informazioni sulle tipologie di installazione dei Pannelli Fotovoltaici clicca qui.
E’ ancora importante sottolineare che i pannelli fotovoltaici sono sicuri e rispettano l’ambiente: non generano campi elettromagnetici, non producono emissioni di alcun tipo e non attirano i fulmini. Come le foglie dell’albero, sono costituiti da componenti riciclabili e non tossici: silicio, vetro, materiale plastico, alluminio, rame e stagno. Il loro smaltimento, in base a quanto prevedono le normative vigenti, può essere effettuato senza problemi, alla stregua di normali apparecchi elettrici o elettronici. Per maggiori informazioni sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici visita la sezione Gestione Rifiuti dal sito http://italy.pvcycle.org/
DETRAZIONI FISCALI
LE AGEVOLAZIONI FISCALI RIDUCONO I COSTI DELL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO
L’Agenzia delle Entrate prevede delle agevolazioni per le persone fisiche (privati) che effettuano interventi di ristrutturazione edilizia. Questi interventi comprendono l’installazione di impianti FV. Per le persone giuridiche (aziende) l’impianto FV costituisce un bene immobile all’attività d’impresa e come tale può essere oggetto di ammortamento.
Detrazione fiscale 50% per le persone fisiche.
Può essere richiesta per tutti gli impianti:
- Con una potenza massima pari a 20 kW, che soddisfino bisogni energetici per uso domestico.
- Le cui spese di realizzazione siano pari al massimo a € 96.000 per unità immobiliare (spese sostenute fino al 31 dicembre 2015)
Sarà necessario effettuare il pagamento per l’intervento tramite bonifico bancario o postale con un’apposita causale (ti potrebbe interessar anche » “Bonifico con Causale Errata”).
Per usufruire della detrazione, sarà poi sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile. La detrazione sarà ripartita in 10 quote annuali di pari importo, esempio spesa 10.000€ » detrazione 5.000€ » quota annuale detraibile 500€.
N.B. : Le detrazioni fiscali per efficientamento energetico (ECOBONUS) e/o ristrutturazioni non si possono cumulare con i C.B. e con finanziamenti statali in conto capitale.
CERTIFICATI BIANCHI
Il meccanismo dei CERTIFICATI BIANCHI prevede l’incentivazione di tutti gli interventi di efficienza energetica che consentono la riduzione dei consumi di energia primaria (combustibili fossili), senza limitazione al settore di intervento.
Cos’è il meccanismo dei Certificati Bianchi ?
È ancora, di fatto, una forma di incentivo, previsto anche per impianti FV fino a 20 kW.
Dato che si tratta di un meccanismo piuttosto complesso, si rimanda alla normativa prevista. Per semplificarlo, di seguito spieghiamo le fasi necessarie per l’ottenimento dei Certificati Bianchi.
A chi è rivolto. A persone fisiche e giuridiche (famiglie e imprese) per impianto FV – residenziale/agricolo/terziario – inferiore a 20 Kw.
Come si ottiene: un’azienda o un privato richiede la realizzazione di un impianto fino a 20 kW. Contestualmente chiede anche l’ottenimento dei Certificati Bianchi. Tale richiesta può essere fatta da una ESCO. Quindi, viene richiesto il Certificato Bianco alla AEEG e al GSE. Il Certificato Bianco viene autorizzato dal GSE e trasferito alla ESCO: la ESCO provvede a negoziare il Certificato Bianco presso il GME e lo trasforma in denaro. La ESCO provvede a riconoscere all’azienda/privato quando è stato riconosciuto.
Quanto: i Certificati Bianchi variano a seconda della Provincia di realizzazione dell’impianto. Le Province sono suddivise in 5 diverse fasce. I Certificati Bianchi sono incentivi annuali riconosciuti per 5 anni totali. Alcune ESCO sono anche in grado di anticipare tutti i CB in un’unica rata al momento dell’ottenimento del GSE al richiedente.
ESCO chi è, cosa fa: Energy Service Company è una società di servizi che, tra l’altro, permette ad aziende e privati, di trasformare i Certificati Bianchi in denaro.
Contributi e fiscalità
- I Certificati Bianchi si possono cumulare con altri incentivi regionali, locali e comunitari per intervento di efficientamento energetico.
- Le detrazioni fiscali per efficientamento energetico (ECOBONUS) e/o ristrutturazioni non si possono cumulare con i C.B. e con finanziamenti statali in conto capitale.
- I Certificati Bianchi non possono essere richiesti se l’impianto FV ha ottenuto incentivazione con i diversi Conti Energia.
- È invece consentito accedere al meccanismo dei certificati qualora si intendono stipulare con il GSE le convenzioni per lo Scambio Sul Posto o per il Ritiro dedicato.
Nel prossimo articolo che pubblicheremo vedremo infatti Acqua Calda dal Sole: il SOLARE TERMICO
6 Commenti. Nuovo commento
Finalmente un articolo dettagliato che spiega bene come funziona tutta quella complessa burocrazia che sta dietro un impianto fotovoltaico.
Quoto Davide. Uno dei pochi articoli presenti in internet davvero dettagliato, completo e aggiornato sull’argomento.
Ciao, si possono ottenere gli incentivi per i certificati bianchi anche per due impianti (collocati nello stesso edificio, uno per la casa privata e l’altro per il laboratorio dietro casa) che però complessivamente superano i 20 kw?
Buongiorno,
si a condizione che siano associati a 2 POD (IT001E…….) distinti si possono ottenere gli incentivi
dei certificati bianchi facendo 2 pratiche separate inoltre l’altra condizione è che in entrambi gli
impianti fotovoltaici non siano stati riconosciuti incentivi del conto energia o detrazioni fiscali
in quanto non cumulabili con gli incentivi dei certificati bianchi.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Molto bene questo sito. Scusa per mio italiano brutto, fate voi installazione di impianto solare anche in Croazia?
Buongiorno,
per prendere in considerazione la sua proposta dipende dal tipo di lavoro.
Se è un lavoro oggetto di installazione di un impianto fotovoltaico
deve avere una durata di almeno 15 giorni.
Cordiali saluti.